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COSA È UNA TABELLA MILLESIMALE E COME SI CALCOLA? UNA GUIDA

tabella millesimale

La vita condominiale è, a tutti gli effetti, una vita di comunità fatta di regole, responsabilità etiche ed economiche e oneri contrattuali.

È proprio al momento della firma dell’atto di compravendita che, insieme al contratto e alle chiavi dell’immobile, viene consegnato – ove presente – un documento condominiale in cui sono contenute le regole stabilite e approvate in sede di assemblea e le tabelle millesimali per stabilire la quota partecipante di ogni condomino alle spese di gestione e manutenzione dell’edificio.

Ma sulla base di quali dati sono calcolati e redatti questi dati tecnici? Chi decide, effettivamente, chi paga cosa?

Di seguito una serie di informazioni complete, raccolte in una guida pratica, per fare chiarezza sul mondo delle tabelle millesimali.

Che cosa è una tabella millesimale

All’interno di un condominio ogni condomino è tenuto a contribuire economicamente alla manutenzione della cosa comune. Così la pulizia delle scale, la conservazione dell’ascensore, la gestione dell’impianto elettrico ed idrico centrale, e tutti quegli altri beni e servizi di utilizzo condiviso necessitano del versamento di un tributo mensile da parte di tutti i proprietari (o affittuari) dello stabile, affinché possano garantire un funzionamento performante.

Ma come stabilire quale sia la quota effettiva di partecipazione economica imputabile ad ogni immobile?

Perché la ripartizione viene effettuata in modo sensato,con più di 10 condomini il Codice Civile prevede la realizzazione di una cosiddetta tabella millesimale.

Non è altro il documento ufficiale, redatto da un tecnico a scelta individuato dall’amministratore dell’edificio (non esiste una figura specifica preposta alla stesura delle tabelle.

Si fa affidamento ad un geometra, un ingegnere o un architetto), che stabilisce il “peso” di ogni immobile sul bene comune e la relativa pertinenza.

A cosa serve: i parametri
Il compito della tabella millesimale è quello di dare evidenza dell’entità del contributo che ogni condomino è tenuto a versare mensilmente.

Quando si parla di millesimi si fa riferimento all’unità di misura proprietà all’interno del condominio a cui è attribuito il valore di 1.000.

Per il calcolo dei millesimi è necessario affidarsi ad un tecnico al fine di riportare un dato preciso e veritiero. Nello specifico, sono 7 i passaggi da seguire per la realizzazione della tabella millesimale:

dividere lo stabile per ricavare il numero esatto di unità immobiliari in esso comprese;
fare una lista dei vani di ciasciun immobile;
misurare la superficie dei vani di ogni singolo appartamento (camere da letto, salone, bagno, ecc.);
applicare, ad ogni vano, i coefficienti di riduzione quali: la destinazione del vano,l’orientamento rispetto ai punti cardinali, il prospetto, la luminosità ed il piano.
ottenere la superficie virtuale degli ambienti moltiplicando la superficie reale di ogni vano per i coefficienti precedentemente elencati;
determinare la superficie virtuale del palazzo;
calcolare la proporzione tra la superficie virtuale dell’edificio e quella dei singoli appartamenti.
Tabelle millesimali: come sono approvate?
Una volta redatte, le tabelle millesimali devono essere soggette ad approvazione da parte di tutti i condomini in sede di assemblea.

La quota di condomini con peso decisionale può, però, variare a seconda dei casi e della tipologia di tabella. Sarà necessaria l’unanimità in caso di tabelle contrattuali, cioè tutte quelle tabelle predisposte dal costruttore o dal proprietario originario dell’edificio.

Sarà compito del tecnico qualificato convocare un’assemblea per ricevere l’approvazione della maggioranza dei presenti la cui somma millesimale dei rispettivi immobili superi la metà del valore dell’edificio.

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