Successioni e donazioni: quali sono le differenze?
Gli istituti della donazione e della successione sono molto differenti.
La donazione è infatti un atto di liberalità che si compie tra persone vive mentre con la successione il passaggio di proprietà avviene a seguito del decesso di un soggetto.
Esaminiamoli separatamente per coglierne gli aspetti principali che li diversificano.
La donazione: come funziona
La donazione è un contratto con il quale una persona (donante) arricchisce un’altra (donatario) cedendole un proprio diritto o assumendo un’obbligazione. Tutto questo avviene per mero spirito di liberalità.
Contratto di donazione: requisiti di forma per la validità
Siamo di fronte, come già anticipato, ad un atto a titolo gratuito, ossia che non comporta alcun tipo di compenso per la parte che si impoverisce. Dobbiamo evidenziare che per la sua validità è necessario il rispetto di alcuni requisiti formali. In mancanza, la donazione potrebbe essere impugnata per invalidità.
La donazione è un atto che deve obbligatoriamente essere stipulato innanzi al notaio. Deve dunque acquisire la forma dell’atto notarile e deve essere sottoscritto in presenza di due testimoni.
È necessaria inoltre l’accettazione scritta da parte del donatario. Essa può essere contenuta nello stesso atto notarile oppure può essere redatta a parte in un atto scritto separato e anche successivo.
Eccezione a questa regola è data dalle donazioni di modico valore che non devono necessariamente rivestire la forma dell’atto pubblico.
Quando si può revocare una donazione
La donazione è un atto che può essere revocato. Tale revoca, per essere ammessa, deve essere effettuata in presenza di cause tassative. A seguito di ingratitudine del donatario, quando cioè egli abbia compiuto degli atti gravi nei confronti del donante o del suo patrimonio.
La trasmissione di un bene per successione: come funziona
Venendo alle successioni il primo aspetto da evidenziare è che il passaggio di proprietà è consequenziale al decesso di una persona. I beni del defunto entrano a far parte del patrimonio degli eredi che possono accettare l’eredità o rinunciarvi.
Da tener presente infatti, nel momento in cui si fanno delle valutazioni, che nell’asse ereditario confluiscono sia i beni che i debiti, pertanto anche questi verranno ereditati. La legge tuttavia consente di accettare con beneficio di inventario.
Successione legittima e testamentaria: differenze
La successione può essere legittima o testamentaria. Nel primo caso essa è disciplinata dalla legge, mentre nel secondo caso è regolata dal testamento sottoscritto dal defunto quando era ancora in vita proprio al fine di stabilire le attribuzioni del suo patrimonio secondo modalità ben precise e a sua discrezione.
La successione può essere anche in parte legittima e in parte testamentaria.
Che cos’è la quota legittima
A prescindere dalla volontà del testatore, il nostro ordinamento stabilisce che una quota dell’eredità detta legittima dovrà essere riconosciuta ai parenti più stretti. In caso di lesione essi potranno avviare una causa legale a tutela dei propri interessi. Siamo di fronte ad un limite all’autonomia di disporre per testamento.
Accettazione dell’eredità
Per assumere la qualità di erede occorre accettare l’eredità. L’accettazione dell’eredità è un atto che si compie davanti al notaio. In tal caso si parla di accettazione espressa. L’accettazione può essere anche tacita quando essa è desumibile da comportamenti concludenti che siano in grado di manifestare la volontà di accettare.
Atto opposto all’accettazione è la rinuncia all’eredità da esprimere quando si intende rifiutarla.
Si può inoltre accettare l’eredita con beneficio di inventario. Questo serve per non essere chiamati a rispondere dei debiti del soggetto defunto con il patrimonio personale ma soltanto nei limiti del patrimonio che si è ereditato.
Imposte di donazione e di successione
Sia in caso di donazione che di successione, chi riceve un bene deve espletare alcuni adempimenti di carattere fiscale.
Saranno dovute in entrambi i casi le imposte di donazione e di successione. Al fine di calcolare queste ultime i chiamati all’eredità dovranno presentare quel documento detto dichiarazione di eredità entro 12 mesi dall’apertura della successione.
Questo contenuto ha scopo informativo e non ha valore prescrittivo.