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SUPERBONUS 110%, IN VIGORE IL DECRETO ANTI-FRODE: ORA ECCO CHE COSA CAMBIA

SUPERBONUS 110%

È già in vigore – per la precisione dal 12 novembre 2021 – il Decreto-legge 11 novembre 2021, n. 157, dedicato allo “Misure urgenti per il contrasto alle frodi nel settore delle agevolazioni fiscali ed economiche”.

Il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera alla disposizioni per contrastare le frodi sugli incentivi per le ristrutturazioni edilizie, tra cui il Superbonus.

Il testo punta a combattere gli abusi sulla cessione dei crediti, che in meno di un anno ammonterebbero già a 850 milioni di euro.

Bonus edilizi, le misure previste dal Decreto

Il decreto ha lo scopo di evitare le frodi relative alle detrazioni e cessioni di crediti per lavori edilizi.

In questo senso è esteso l’obbligo del visto di conformità, previsto ora per la cessione del credito o lo sconto in fattura.

Questo vale anche se il Superbonus al 110% viene utilizzato dal beneficiario in detrazione nella propria dichiarazione dei redditi.

L’obbligo per il visto di conformità è esteso anche in caso di cessione del credito relativi alle detrazioni fiscali per lavori edilizi diversi dal Superbonus.

L’Agenzia delle Entrate, può sospendere fino a 30 giorni l’efficacia delle comunicazioni su cessioni del credito inviate alla stessa con profili di rischio.

Decreto anti-frode, le modifiche punto per punto


Entriamo ora più nel dettaglio degli interventi previsti e appena passati in rassegna.

Il Governo, modificando l’articolo 119 del decreto Rilancio, ha esteso l’obbligo del visto di conformità anche nel caso in cui il Superbonus 110% venga utilizzato sotto forma di detrazione dal beneficiario

Tale obbligo,non sussiste se la dichiarazione è presentata direttamente dal contribuente attraverso l’utilizzo della dichiarazione precompilata predisposta dall’Agenzia delle Entrate.

In tali casi, infatti, l’Amministrazione finanziaria ha già la possibilità di effettuare controlli preventivi.

Altre modifiche riguardano l’articolo 121 del decreto Rilancio, quello che prevede l’utilizzo alternativo dell’agevolazione attraverso la cessione del credito e lo sconto in fattura.

A questo proposito è stato inserito un nuovo articolo (122-bis).

La disposizione prevede che l’Agenzia delle Entrate può sospendere entro cinque giorni dall’invio della comunicazione dell’avvenuta cessione del credito per un periodo non superiore a 30 giorni.

Può succedere che gli effetti delle comunicazioni delle cessioni e delle opzioni inviate alla stessa Agenzia ai sensi degli articoli 121 e 122 che presentano profili di rischio, ai fini del relativo controllo preventivo.

I profili di rischio sono individuati utilizzando criteri relativi alla diversa tipologia dei crediti ceduti e riferiti:

alla coerenza e alla regolarità dei dati indicati nelle comunicazioni e nelle opzioni di cui al presente comma con i dati presenti nell’Anagrafe tributaria;

ai dati che si riferiscono ai crediti oggetto di cessione e ai soggetti che intervengono nelle operazioni cui detti crediti sono correlati;
ad analoghe cessioni effettuate in precedenza dai soggetti indicati nelle comunicazioni e nelle opzioni di cui al presente comma.
E’ potenziata l’attività di accertamento e di recupero da parte dell’Agenzia delle Entrate, relativamente alle detrazioni ed ai contributi a fondo perduto.

Superbonus 100%, che cosa prevede attualmente l’agevolazione


Facciamo il punto su quanto attualmente previsto dalla normativa in relazione a una delle agevolazioni più chiacchierate negli ultimi mesi.

Il Superbonus è un’agevolazione introdotta dal decreto Rilancio che eleva al 110% l’aliquota di detrazione delle spese sostenute per specifici interventi.

Essi sono in ambito di efficienza energetica, di interventi antisismici E di installazione di impianti fotovoltaici.

La detrazione è riconosciuta nella misura del 110% da ripartire tra gli aventi diritto in 5 quote annuali di pari importo

Per le spese sostenute nel 2022 in 4 quote annuali di pari importo, entro i limiti di capienza dell’imposta annua derivante dalla dichiarazione dei redditi.

In alternativa alla fruizione diretta della detrazione è possibile optare per un contributo anticipato sotto forma di sconto.

lo sconto è praticato dai fornitori dei beni o servizi (sconto in fattura) o per la cessione del credito corrispondente alla detrazione spettante.

La cessione può essere disposta in favore dei fornitori dei beni e dei servizi necessari alla realizzazione degli interventi o di istituti di credito finanziari.

I soggetti che ricevono il credito hanno, a loro volta, la facoltà di cessione.

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