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Contratto di locazione commerciale, quello che serve sapere

Il contratto di locazione commerciale

Il contratto di locazione commerciale è disciplinato dalla legge 392/1978 e riguarda attività industriali, commerciali e artigianali.

L’importante è che non si tratti di attività agricole; attività di interesse turistico; ad esercizio abituale e professionale di qualsiasi attività di lavoro autonomo.

Deve inoltre specificare l’utilizzo che viene fatto dell’immobile in questione.

Contratto di locazione commerciale, durata

La durata del contratto di locazione commerciale è stabilita dalla legge.

La durata minima del contratto di locazione commerciale è di sei anni per gli immobili impiegati ad uso industriale, commerciale, artigianale, professionale, turistico.

Nove anni per immobili ad uso alberghiero, liberamente determinabile dalle parti per gli immobili di carattere transitorio per natura.

Nel dettaglio, l’articolo 27 della legge 392/1978 recita:

“La durata delle locazioni e sublocazioni di immobili urbani non può essere inferiore a sei anni se gli immobili sono adibiti ad una delle attività appresso indicate industriali, commerciali e artigianali.

Quelle di interesse turistico, quali agenzie di viaggio e turismo, impianti sportivi e ricreativi, aziende di soggiorno ed altri organismi di promozione turistica e simili.

La disposizione di cui al comma precedente si applica anche ai contratti relativi ad immobili adibiti all’esercizio abituale e professionale di qualsiasi attività di lavoro autonomo.

La durata della locazione non può essere inferiore a nove anni se l’immobile urbano, anche se ammobiliato, è adibito ad attività alberghiere, all’esercizio di imprese assimilate ai sensi dell’articolo 1786 del codice civile o all’esercizio di attività teatrali.

Se è convenuta una durata inferiore o non è convenuta alcuna durata, la locazione si intende pattuita per la durata rispettivamente prevista nei commi precedenti.

Il contratto di locazione può essere stipulato per un periodo più breve qualora l’attività esercitata o da esercitare nell’immobile abbia, per sua natura, carattere transitorio.

Se la locazione ha carattere stagionale, il locatore è obbligato a locare l’immobile, per la medesima stagione dell’anno successivo, allo stesso conduttore.

L’importante è che il conduttore gliene abbia fatta richiesta con lettera raccomandata prima della scadenza del contratto.

L’obbligo del locatore ha la durata massima di sei anni consecutivi o di nove se si tratta di utilizzazione alberghiera.

E’ in facoltà delle parti consentire contrattualmente che il conduttore possa recedere in qualsiasi momento dal contratto dandone avviso al locatore.

La procedure deve essere fatta mediante lettera raccomandata, almeno sei mesi prima della data in cui il recesso deve avere esecuzione.

Indipendentemente dalle previsioni contrattuali il conduttore, qualora ricorrano gravi motivi, può recedere in qualsiasi momento dal contratto con preavviso di almeno sei mesi da comunicarsi con lettera raccomandata”.

Contratto di locazione commerciale, cedolare secca

La cedolare secca, il regime facoltativo che prevede il pagamento di un’imposta sostitutiva dell’Irpef e delle addizionali, può essere fatta anche per i contratti di locazione commerciale, o di tipo strumentale, stipulati nel 2019.

Come spiegato dall’Agenzia delle Entrate, i locali commerciali devono essere classificati nella categoria catastale C/1 e avere una superficie fino a 600 metri quadrati, escluse le pertinenze. L’aliquota applicabile è del 21%.

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