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Comodato d’uso gratuito di un immobile: come funziona

comodato d'uso
Cosa si intende per comodato d’uso gratuito di un immobile e quali vantaggi offre?

”Il comodato è il contratto con il quale una parte consegna all’altra un bene mobile o immobile, affinché se ne serva per un tempo o per un uso determinato, con l’obbligo di restituire lo stesso bene ricevuto. Il comodato è essenzialmente gratuito (art. 1803 del c.c.). Il comodato può essere redatto in forma verbale o scritta”.

In parole povere, il comodato d’uso è come un contratto di affitto con la differenza che il comodatario non deve alcun tipo di compenso o canone mensile al comodante. 

Inoltre, è possibile leggere che i comodati di beni immobili sono soggetti a registrazione se:
  • redatti in forma scritta: in tal caso la registrazione deve essere effettuata entro 20 giorni dalla data dell’atto;
  • stipulati in forma verbale: solo se enunciati in un altro atto sottoposto a registrazione.
Possono essere registrati, inoltre, contratti di comodato gratuito, relativi a immobili, stipulati verbalmente, unicamente per fruire dell’agevolazione IMU/TASI introdotta dalla legge di stabilità 2016. La registrazione di questi contratti potrà essere effettuata presso un qualunque ufficio territoriale dell’Agenzia delle Entrate, presentando i seguenti documenti:
  • il modello di richiesta di registrazione (modello 69) in duplice copia in cui dovrà essere riportato “Contratto verbale di comodato” come tipologia dell’atto
  • ricevuta del pagamento di 200 euro per l’imposta di registro effettuato con modello F23 (codice tributo 109T).
Per i contratti di comodato in forma scritta è inoltre dovuta l’imposta di bollo, che è assolta con i contrassegni telematici (ex marca da bollo) aventi data di emissione non successiva alla data di stipula. L’importo dei contrassegni deve essere di 16 euro ogni 4 facciate scritte e, comunque, ogni 100 righe.

Agevolazione IMU/TASI

Nel caso in cui il comodato d’uso avvenga tra parenti, genitori-figli, la legge di stabilità 2016(articolo 1, comma 10, della legge 208/2015) prevede la riduzione del 50% dell’importo dovutoIMU/TASI per il comodante a due condizioni:

  • il contratto di comodato d’uso deve essere regolarmente registrato;
  • il comodante possiede solo un immobile in Italia e risiede nello stesso comune in cui è situata l’abitazione concessa in comodato.

Diritti e obblighi del comodante e del comodatario

Il comodatario può utilizzare il bene solo per la durata e l’uso pattuiti. Può cedere il diritto di godere del bene solo su esplicito consenso del proprietario. Se non rispetta gli obblighi previsti dal contratto, il proprietario può richiedere l’immediata restituzione del bene e il risarcimento dei danni. Il comodante può chiedere la restituzione del bene in qualsiasi momento se nel contratto non è espressamente indicata la scadenza (e se questa non è desumibile dall’uso cui il bene è destinato). In merito alle spese, quelle sostenute per servirsi del bene immobile sono a carico del comodatario, mentre le spese straordinarie per la conservazione del bene spettano al comodante, insieme a eventuali risarcimenti per danni recati al comodatario se il bene in comodato ha vizi e difetti e il comodatario non ne era a conoscenza.

Affitti brevi

Il comodatario può affittare la casa o una parte di essa per brevi periodi, ricavando redditi per un immobile utilizzato gratuitamente. Nel rispetto del vincolo della destinazione e dell’utilizzo, l’abitazione può essere locata dal comodatario con contratti brevi che non superino i 30 giorni. In questo caso sarà il comodatario a dover pagare le tasse: imposta sostitutiva del 21% o tassazione ad aliquota ordinaria in base alla dichiarazione dei redditi.