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Come affittare casa e avere le carte in regola

Come affittare casa

Arriva un momento nel quale ci si chiede “come affittare un appartamento” sia questo di proprietà storica della propria famiglia, sia che questo sia stato acquistato proprio per essere locato.

Il mondo degli affitti è molto complesso e, se ci si avvicina a questo mondo senza essere in pari con la Legge si potrebbe incorrere in pesanti sanzioni.

Come affittare un appartamento

Una volta che l’immobile è reso agibile e dotato di tutti i comfort che possono renderlo affittabile ad un buon importo, è arrivato il momento di domandarsi “come affittare casa”? Prima di tutto bisogna considerare alcuni aspetti:

  • Il prezzo di affitto non corrisponde ad un tuo reale guadagno: bisogna infatti considerare le tasse sulla locazione che variano a seconda che si tratti di un affitto breve o di un affitto di lungo termine
  • Come affittare un appartamento da soli: se non ci vuole rivolgere a terzi bisogna considerare anche tutti gli adempimenti burocratici che sono previsti dalla Legge;
  • Scegliere il tipo di contratto di locazione che meglio si adatta alle proprie necessità, nonché alla posizione in cui si trova l’immobile e al mercato di riferimento.

Inoltre, prima di mettere in affitto una casa, bisogna assicurarsi che:

  • Gli impianti (idraulico ed elettrico) siano a norma.
  • Da questo punto di vista si ricorda che l’appartamento deve avere anche l’APE, obbligatorio per le locazioni ormai da qualche anno.
  • Eventuali elettrodomestici forniti in dotazione siano funzionanti e non arrechino potenziali danni agli inquilini;
  • L’appartamento deve essere libero di ipotechepignoramenti o non essere segnalato in nessuna cartella Equitalia.

Insomma, affittare un appartamento sembra un gioco da ragazzi solo in apparenza: affittare casa richiede una grande organizzazione, soprattutto quando sei all’inizio.

Contratto per affittare casa

Come affittare casa? Il contratto d’affitto può rientrare in una delle seguenti casistiche:

  • contratto d’affitto 4 + 4 a canone libero;
  • canone concordato 3 + 2 a canone concordato, senza o con cedolare secca;
  • contratto transitorio stipulato con studenti o lavoratori in trasferta;
  • contratto di locazione a uso foresteria.

Il contratto di locazione sarà registrato solo nel caso in cui la locazione superi il periodo di tempo di 1 mese.

Secondo quanto previsto dalla legge di stabilità 2016, infatti, la registrazione del contratto è eseguita dal proprietario dell’immobile presso l’Agenzia delle Entrate entro 30 giorni dalla stipula del contratto stesso.

Tra gli adempimenti ai quali fare seguito è necessario che il proprietario dell’immobile invii il contratto di locazione – entro 60 giorni dalla data della stipula – sia all’affittuario che all’amministratore.

Quanto costa affittare un appartamento?

Al di là degli adempimenti burocratici è opportuno tenere presente che affittare un appartamento comporta anche dei costi che la proprietà deve sostenere.

Tra le spese da corrispondere ci sono:

  • Imposta di bollo: l’importo si aggira intorno ai 16€ ogni 100 righe di contratto
  • Imposta di registro: pari al 2% sul canone annuo del contratto di affitto. Questa imposta è suddivisa equamente tra l’affittuario e l’inquilino.
  • Eventuali commissioni: bisogna considerare che mettere in affitto casa può richiedere l’aiuto di un intermediario o di un’agenzia immobiliare che si occupa di procurare gli affittuari.

Quanto costa una casa in affitto?

Il costo della casa in affitto varia in base alla formula di affitto che è scelta (se si affitta per periodi superiori o inferiori ai 30 giorni) e al tipo di reddito che questa attività comporta per il proprietario di casa.

Quanto si paga di tasse su un affitto?

Il contratto di locazione breve (cioè quello che non supera la durata di 30 giorni) è sottoposto al regime della cedolare secca.

In questo caso il proprietario di casa corrisponde l’imposta sostitutiva con un’aliquota del 21%.

Indicare la scelta della cedolare secca nel quadro dei redditi fondiari, all’interno della dichiarazione Irpef.

Sui canoni di affitto con regime a tassazione ordinaria con durata di quattro anni rinnovabili, la tassazione IRPEF è applicata al 95% dei canoni percepiti per la locazione.

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