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Canna fumaria:quale titolo abilitativo serve per la realizzazione

canna fumaria

La canna fumaria è necessaria per convogliare i fumi che derivano da una combustione dall’interno di un locale o camera di combustione verso l’esterno. Viene utilizzata per lo scarico fumi di stufe, camini, caldaie e forni funzionanti a legna, pellet, gas o gasolio. Ma quale titolo abilitativo serve per la sua realizzazione? A spiegarlo il Tar Lazio, precisando qual è la procedura necessaria per l’installazione ed evitare così sanzioni.

Con la sentenza 3214/2023, il Tar Lazio ha chiarito che “l’intervento sulla canna fumari rientra nella categoria dei lavori di manutenzione straordinaria e risanamento conservativo”. 

Secondo quanto spiegato dai giudici, sebbene la collocazione di una nuova canna fumaria non alteri la volumetria dell’edificio e non generi “un mutamento urbanisticamente rilevante”, se “per realizzare e integrare i servizi tecnologici e garantirne il funzionamento” deve essere costruita una struttura e “devono essere fatte attività di ripristino e rinnovo degli impianti”, per realizzare l’intervento è necessario presentare la Scia.

In base a quanto sottolineato dagli stessi giudici, “come previsto dall’articolo 3, comma 1, lett. c) del Testo unico dell’edilizia (Dpr 380/201), tra gli interventi di restauro e di risanamento conservativo ci sono anche quelli volti a garantire la funzionalità degli impianti, mediante il loro rinnovo e ripristino e non già soltanto quelli finalizzati a realizzarli ex novo”.

Se poi la nuova canna fumaria viene realizzata in aggiunta a quella preesistente , per l’installazione serve necessariamente la Scia, senza la quale c’è una sanzione.

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*Questo contenuto ha scopo informativo e non ha valore prescrittivo.