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CANCELLAZIONE DELL’IPOTECA: COSA DICE LA NORMATIVA

CANCELLAZIONE DELL'IPOTECA

Cancellazione dell’ipoteca avviene quando un’ipoteca registrata su un immobile viene correttamente rimossa dal registro delle ipoteche.

La mancata cancellazione dell’ipoteca può causare problemi per il proprietario dell’immobile in quanto potrebbe risultare difficile vendere o ipotecare l’immobile stesso.

Cancellazione dell’ipoteca: cosa dice la normativa

La normativa che regola la cancellazione dell’ipoteca in Italia è l’articolo 40-bis, secondo comma, del Decreto Legislativo 1º settembre 1993, n. 385.

Secondo tale norma, la banca che ha concesso il mutuo è obbligata a rilasciare al debitore una quietanza che attesti l’estinzione del mutuo.

La banca è inoltre tenuta a comunicare al Conservatore dei Registri Immobiliari competente, entro 30 giorni dalla data di estinzione del mutuo, l’avvenuta estinzione e la necessità di cancellare l’ipoteca.

I costi e gli oneri relativi alla comunicazione e alla cancellazione sono a carico della banca.

La banca che ha concesso il mutuo è tenuto a rilasciare una quietanza di estinzione al debitore 

Se la banca non ha provveduto alla cancellazione dell’ipoteca entro il termine previsto, la prima azione da intraprendere è inviare una lettera raccomandata con ricevuta di ritorno o una PEC, mettendo in mora la banca e richiedendo la cancellazione dell’ipoteca entro un termine specifico.

Se la banca non dovesse rispondere entro il termine specificato nella lettera di messa in mora, è opportuno contattare un avvocato specializzato in diritto immobiliare, che possa intraprendere azioni legali per ottenere la cancellazione dell’ipoteca.

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Questo contenuto ha scopo informativo e non ha valore prescrittivo.