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3 CONSIGLI prima di fare un’offerta per la casa dei tuoi sogni

3 consigli

3 CONSIGLI: comprare casa è un passo importante della vita, con cui si apre un vero e proprio nuovo capitolo.

Ma cosa devi sapere prima di acquistarla? Scopriamolo insieme i 3 consigli.

Comprare casa è un processo spesso lungo e tortuoso e le cose a cui pensare prima di concludere l’acquisto sono molte: documentazione, mutuo, valutazione generale delle condizioni dell’immobile, eventuali interventi da effettuare, tempistiche e tanto altro.

In questo articolo analizziamo 3 consigli sui principali fattori da considerare prima di acquistare.

1.Controlla che la documentazione catastale ed urbanistica è in regola

Il primo elemento a cui prestare attenzione è la regolarità di tutti i documenti necessari, a partire dall’atto di provenienza.

Si tratta di un documento molto importante in quanto va a dimostrare la provenienza dell’immobile che abbiamo intenzione di acquistare.

Attraverso l’atto di provenienza capiamo in che modo la casa è pervenuta al venditore ovvero se acquistata oppure ricevuta per successione o donazione.

In quest’ultimo caso, altri eredi legittimi (ai quali per legge spetta una quota) potrebbero impugnare il testamento e/o la donazione per far valere i propri diritti e arrivare perfino a chiedere la restituzione dell’immobile.

E’ importante accertarsi che tutti i documenti urbanistici siano in regola. In particolare bisogna verificare l’effettiva esistenza del permesso di costruire, che l’immobile sia effettivamente accatastato e che la planimetria catastale rispecchi la situazione di fatto. Inoltre bisogna escludere eventuali abusi edilizi e se esistono piccole difformità sanabili ad occuparsene dovrebbe essere il venditore.

2.Verifica oltre al costo dell’immobile, se si dovranno sostenere altre spese.

Prima di effettuare un’offerta per l’acquisto di un immobile bisogna verificare le seguenti condizioni:

  • Sono previsti interventi di manutenzione straordinaria? Interventi di manutenzione straordinaria (come il rifacimento del tetto) possono costituire un’ingente spesa di denaro. Ecco perché è meglio accertarsi sulle spese già deliberate che spettano a chi vende,salvo diverso accordo.
  • Il venditore ha pagato tutte le spese condominiali che gli spettano? Nel caso qualcosa sia rimasto in sospeso, l’acquirente può vedersi addebitare le spese dei due anni precedenti.
  • Oltre al costo dell’immobile, si dovranno sostenere altre spese? Se l’acquisto è effettuato tramite l’intermediazione di un’agenzia, bisognerà aggiungere anche la commissione dell’agente, ma anche il costo del rogito dal notaio e le tasse di compravendita.

3.Fai una consulenza di Mutuo per capire quanto puoi chiedere ,che rata e tasso scegliere.

Quando acquisti casa e ricorri al finanziamento della banca, bisogna tenere conto del fatto che il mutuo è un impegno notevole.

Quindi ci sarà da valutare con attenzione la rata mensile e il tipo di mutuo che si vorrà sostenere.

  • Quanto chiedere? Solitamente gli istituti di credito concedono al cliente l’80% del valore dell’immobile. Nel caso in cui è concessa una cifra superiore, spesso si va incontro alla richiesta di maggiori garanzie e a condizioni meno favorevoli.
  • Come scegliere la rata? La rata mensile dipende dal tasso d’interesse applicato dalla durata del mutuo, entrambi concordati e definiti direttamente nel contratto. Per stabilire la rata mensile è necessario considerare il proprio reddito e la propria disponibilità: solitamente è consigliato non superare un terzo del reddito disponibile. Nel dubbio, meglio optare per una rata più sostenibile, anche se a fronte di una durata maggiore del mutuo.
  • Quale tasso scegliere? Il tasso del mutuo è un’altra componente fondamentale da tenere in considerazione. Il mutuo a tasso fisso è consigliato per chi vuole essere certo degli importi delle singole rate e dell’ammontare complessivo del debito. Infatti, dal momento in cui il tasso di interesse è concordato, rimane immutato per tutta la durata del mutuo a prescindere dall’andamento dei mercati finanziari. Il tasso variabile è tendenzialmente più economico, ma allo stesso tempo più rischioso del fisso, perché la rata può cambiare a scadenze prestabilite rispetto al tasso di partenza, essendo legato alle oscillazioni di un parametro di riferimento basato sui mercati monetari e finanziari.  Il mutuo a tasso misto consente di avere i vantaggi e gli svantaggi sia del tasso fisso che di quello variabile, dato che si può passare dall’uno all’altro grazie alla possibilità di rinegoziare il tipo di tasso a scadenze fisse o in base a quanto indicato nel contratto. La convenienza sta, appunto, nella maggiore flessibilità.

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