Affitti a canone concordato e contratti turistici
Affitti a canone concordato sono una tipologia di contratto di affitto in cui il canone mensile viene stabilito attraverso accordi territoriali.
Questo tipo di contratto è regolato dalla legge 431/1998, che promuove affitti a prezzi calmierati rispetto al mercato libero.
Nascono per incentivare al contempo la stipula di contratti di affitto per periodi più lunghi (solitamente 3+2 anni).
L’obiettivo principale è rendere gli affitti più accessibili per le famiglie e i singoli, contrastando -al contempo- la crisi abitativa.
Il canone concordato è stato introdotto come misura per affrontare la crescente difficoltà di molte persone nel trovare alloggi a prezzi accessibili.
La ratio dietro questa misura risiede nella necessità di calmierare i prezzi degli affitti, che spesso subiscono forti rialzi a causa della domanda delle locazioni di tipo turistico.
Affitti turistici e la loro convenienza
Uno dei problemi più gravi che molte città, soprattutto quelle turistiche, stanno affrontando è la crisi abitativa.
Questo fenomeno è strettamente legato alla proliferazione degli affitti turistici brevi, resi popolari da piattaforme come Airbnb.
Molti proprietari preferiscono affittare le loro proprietà a turisti per periodi “corti” piuttosto che stipulare contratti di affitto a lungo termine.
Questo riduce drasticamente l’offerta di case disponibili per i residenti, facendo aumentare i prezzi degli affitti.
Differenze tra Affitti a Canone Concordato e Locazioni Turistiche
Le differenze tra affitti a canone concordato e locazioni turistiche sono sostanziali, a partire dalla durata e dalla finalità del contratto:
- Durata del Contratto: Gli affitti a canone concordato prevedono solitamente contratti di lunga durata (3+2 anni), ma anche per scopi transitori o rivolti agli studenti universitari, mentre le locazioni turistiche sono di breve durata, spesso da pochi giorni a qualche mese (fino a 36 mesi).
- Finalità: Le locazioni a canone concordato mirano a fornire alloggi stabili e accessibili per i residenti, mentre gli affitti turistici sono pensati per ospitare viaggiatori temporanei.
- Regolamentazione: Gli affitti a canone concordato sono strettamente regolamentati da leggi specifiche e da accordi territoriali, mentre le locazioni turistiche, pur essendo regolamentate, hanno criteri meno stringenti, soprattutto in termini di prezzo.
- Vantaggi Fiscali: I contratti a canone concordato offrono vantaggi fiscali sia per i proprietari (tassazione ridotta) che per gli inquilini (affitti calmierati), mentre gli affitti turistici possono avere regimi fiscali diversi a seconda della legislazione locale.
I vantaggi del Canone Concordato
Optare per un contratto di locazione a canone concordato presenta diversi vantaggi, sia per i proprietari che per gli inquilini:
- Affitti Più Bassi: Gli inquilini possono beneficiare di affitti più bassi rispetto al mercato libero.
- Stabilità Abitativa: I contratti a lungo termine offrono una maggiore stabilità abitativa per gli inquilini, riducendo il rischio di sfratti e traslochi frequenti.
- Vantaggi Fiscali per i Proprietari: I proprietari che scelgono il canone concordato possono beneficiare di agevolazioni fiscali, come la riduzione dell’IMU, e l’accesso alla cedolare secca con un’aliquota ridotta (per approfondire, rimandiamo al nostro articolo su canone concordato e cedolare secca).
- Incentivi Comunali: In alcune città, i Comuni offrono ulteriori incentivi per i proprietari che optano per questa tipologia di contratto
- Valorizzazione del Patrimonio Immobiliare: Affittare a canone concordato può contribuire a mantenere in buono stato il patrimonio immobiliare
Questo contenuto ha scopo informativo e non ha valore prescrittivo.